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FORME - di MARMO di ACQUA di LUCE_white carrara downtown


FORME di marmo di acqua di luce - white carrara downtown - di Paolo Maggiani

Sono orgoglioso di comunicare che presenterò il mio ultimo progetto "FORME di marmo, di acqua, di luce" al White Carrara Downtown che si svolgerà dal 2 al 10 giugno nel centro storico di Carrara. Se siete da quelle parti vi consiglio di fare un salto, a trovarmi ovviamente! e fruire di splendidi effetti di luce marmo e acqua nei profondi bianco e nero delle stampe. Se non riuscite potete ammirare il progetto visitando l'ArchivioFMF:

http://www.fondomalerba.org/archivio/archivio-progetti/forme-di-marmo-acqua-luce/

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Mostra fotografica, autore Paolo Maggiani, esposta all'interno dell'evento white carrara downtown edizione 2018, una selezione di immagini in vari formati crea un percorso visivo dedicato alle FORME di Marmo, d'Acqua, di Luce a cui l'autore dedica la sua più intima ricerca (www.paolomaggiani.it).

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Sede espositiva opere fotografiche grande formato: Via del Mercato, 2 [ da Piazza Alberica --> via Rossi e via Olivo ] [ da Piazza delle Erbe --> Via del Mercato ]

<\\\> PROJECT <\\\>

Una sintesi per immagini del territorio Apuano, dove a breve distanza convivono Alpi Apuane e il Mar Tirreno. Un percorso visivo dedicato alle FORME di Marmo, d'Acqua, di Luce a cui l'autore dedica la sua più intima ricerca. Le Forme, non sempre naturali, sono provocate dall'uomo nel suo s-cavare la pietra eterna: il marmo. In continuo dibattersi tra vita e morte, mutando il suo aspetto nelle forme evocative percepite e studiate dall'autore, riflette una luce profonda che investe gli animi pronti a recepirla nella sua essenza.

<\\\>///< <\\\>///< REVIEW <\\\>///< <\\\>///<

“…Nella raffinata sequenza di tavole, raffiguranti, per lo più, porzioni di pareti rocciose, si assiste al passaggio da un enigmatico naturalismo a una sorta di estremo realismo sconfinante nell’astratto. Qualcosa di efficacemente espressivo è presente in queste pietrose fattezze che appaiono estranee quanto complici, ignote quanto conosciute. Le rocce, ovviamente, nulla dicono: è l’artista a farle parlare (cioè ad aprire la via non di una vera e propria grammatica, ma di un peculiare criterio di senso) e, con partecipe sapienza, a consentire loro di emergere non soltanto quali oggetti osservabili, ma quali vere e proprie fisionomie, fino a sconfinare in un’astrattezza davvero vivida. E poetica, senz’altro, secondo le cadenze di un elegante bianco e nero che non abbandona mai l’osservatore coinvolgendolo in un’appassionante ricerca.” Marco Furia sulla fotografia di Paolo Maggiani in “Quanti di poesia”, antologia a cura di Roberto Maggiani, Ed. L’Arca Felice, Salerno, 2011

<\\\>///<<\\\>///< VISITATELA!!! GRAZIE! <\\\>///<<\\\>///<

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