I Il bianco della neve sembra restituire integrità alla montagna che a frammenti va per il mondo fin da tempi remoti. II Se in cuor vostro pensaste che lassù scorrano giorni in silenziosa quiete siete in errore – poiché questo è un mirino e lassù avviene la contesa: in questa macchia rossa, su questo marmo vedo sangue del popolo apuano.
Lassù non si dice né ascolta nulla – si pensa. Pensieri buoni, sereni, discreti. Ma d’un tratto ne arriva uno strano sconosciuto – fluttua nell’aria – vicino alla testa – ti appoggia sulle spalle il più nero dei mantelli e spicca il volo giù dal costone fino a nascondersi nell’abisso. Rimani smarrito – senza difese davanti alla vastità che circonda le idee. Un raggio di sole sale rapido: prima che tutto affondi nell’oscurità vorresti acciuffarlo – trattenerlo ma la sua delicata consistenza sc
I Il bianco della neve sembra restituire integrità alla montagna che a frammenti va per il mondo fin da tempi remoti. II Se in cuor vostro pensaste che lassù scorrano giorni in silenziosa quiete siete in errore – poiché questo è un mirino e lassù avviene la contesa: in questa macchia rossa, su questo marmo vedo sangue del popolo apuano.
Quando la modernità avanza c’è sempre qualcuno o qualcosa che viene spento, buttato e dimenticato. Ma almeno, nel luogo silenzioso e appartato dove si è relegati in solitudine v’è, sopra, il cielo, le nuvole e i passeri sotto, l’erba, la terra, le pietre che ancora si muovono. Nella quiete dei giorni e delle notti rimango in pace vicino a chi è stato prezioso scalatore di erte scoscese.
Passa il tempo e va oltre – il cavatore è invecchiato. Un silenzio di ruggine s’adagia sulla cava – il bianco si macchia di rosso le ombre avanzano le rughe si rabbuiano – si fissano sul volto come crepe incise sul marmo dalla forza giovane dei muscoli dei cavatori e dalla potenza delle loro macchine.
A sera il silenzio avanza come da dietro la grata di una clausura. La montagna è rovente rossa di vergogna nuda di fronte al cavatore che (per oggi) ha terminato il suo servizio e nero d’ombra s’allontana dal luogo che li ha visti complici amanti.
Quando la modernità avanza c’è sempre qualcuno o qualcosa che viene spento, buttato e dimenticato. Ma almeno, nel luogo silenzioso e appartato dove si è relegati in solitudine v’è, sopra, il cielo, le nuvole e i passeri sotto, l’erba, la terra, le pietre che ancora si muovono. Nella quiete dei giorni e delle notti rimango in pace vicino a chi è stato prezioso scalatore di erte scoscese.
Cave di Marmo di Carrara - Le Alpi Apuane - Monte Sagro - Ferrovia Marmifera - Ponti di Vara - Il Gancio di Ravaccione - Fortitudo Mea in Rota - Sculture di Marmo - Cavatori
Sono le parti di un tutt'uno di marmo di cui il fotografo parte alla ricerca, è per questo che affronta le Cave di Marmo con un occhio particolarmente attento ai dettagli. Dagli oggetti comuni ed abbandonati nascono immagini che vanno a reinterpretare nel loro intimo questi luoghi già di per se suggestivi, luci e riflessi evidenziano quei particolari contrasti di forme e colori, che più tendono a rievocare le antiche tracce dell'uomo.
Un fotografo appassionato alla cultura di marmo.
In un respiro profondo si cala in una estraniazione totale dove riesce, il fotografo/cultore, a percepire fino ad evidenziare quei particolari degli strumenti su cui l'usura e l'incuria dell tempo, hanno mediato una lunga poesia, la poesia del tempo che fu; gli oggetti sono sono come riscoperti dall'occhio vigile di un fotografo la cui passione prima è la scoperta e la cultura di marmo che ancora vive su queste rupi, la ritrova genuina e con essa gli antichi strumenti un tempo usati dai cavatori; ormai remote generazioni di loro. Le nenie che gli accompagnavano durante il lavoro, alla visione delle vecchie fotografie di Valenti, Bessi e Michelino, paiono ancora riecheggiare su queste rupi di marmo, dove lavoro, fatica e sudore, millenni di storia ancora non hanno cancellato.
P.M. 23/01/2019
Immaginariamente
- Cave Apuane -
Mostra fotografica di Paolo Maggiani
"una ricerca nelle pieghe del tempo"
Una ricerca nell'immaginazione, una sintesi per icone sviluppata ancora prima nelle mie sensazioni.
Sensazioni ed emozioni forti provate nell'ascoltare le storie delle nostre Cave di Marmo di Carrara da chi le ha vissute direttamente o indirettamente tramite parenti ed amici, riscontrate nella voglia di conoscere, capire dalle foto di Valenti, di Bessi e di Michelino e nella vasta bibliografia quasi a voler rivivere quello che poteva avvenire sulle nostre cave.
Ascolto, lettura, rielaborazione personale, inconscio, emozioni ed entusiasmo per le storie della nostra storia che ha dato vita alla nostra cultura.
Tutto questo si riflette in immagini, le mie, che prendono vita dal mio modo di interpretare e rielaborare le esperienze, per poi comunicare (principalmente a me stesso) la trasformazione e l’evolversi della conoscenza; per questo le inquadrature delle immagini (esposte) assumono un taglio particolarmente stretto, di dettaglio, con sfondi sfocati appena distinguibili ed immersi nella luce forte, avvolgente, quel tanto da evidenziare i particolari; i particolari non generici ma già fortemente evidenziati nella mia mente immaginaria, oggetti trovati o ritrovati nella vastità uniforme delle cave. E’ proprio la forte voglia di scoperta (personale) che mi porta ad entrare nell'intimo sonno del soggetto inanimato, che ormai da tempo è si inoperoso, come il gancio della marmifera, il “potò”, ecc., ma che rimane talmente denso di storia (almeno per chi ha voglia di conoscere e capire) da esalare al solo avvicinarcisi immagini, immagini ed immagini.
[P.M. 2007 (rev.23/01/2019)]
Le immagini realizzate nelle cave apuane hanno ispirato le poesie di Roberto Maggiani (fratelli), così che la mostra fotografica, è accompagnata dalle liriche anch'esse stampate ed accostate alle fotografie esposte.
- Esposizioni -
La mostra è stata presentata in vari contesti espositivi, e ne sono stati organizzati particolari eventi in cui si è data lettura delle liriche girando, lettore e pubblico tra le immagini esposte.
Il lettore delle poesie è solitamente una attrice o un attore con comprovate qualità di interpretazione.
"Vita di Marmo"
le tracce dell'Uomo nel territorio Apuano
Fotografie e poesie sono raccolte in un libro con il titolo "Vita di Marmo",
in una prima edizione di presentazione giugno 2013 con tiratura di 50 copie,
70 pagine nel grande formato 33x27 cm.
Il Libro con forti caratteristiche identitarie derivanti dalla particolare cultura locale, dal particolare paesaggio, raccoglie un numero ben superiore di immagini e poesie rispetto alla mostra, arrivando a costituire un vero e proprio viaggio nella cultura locale.
2007
ANNO DI PRIMA PUBBLICAZIONE MOSTRA
Esposizione di 15 stampe fotografiche fine-art,
a cura di Antonio Manta (BottegaManta) stampatore in Valdarno
formato 50x70 cm, passpatout avorio, cornice 70x100 argentata alluminio.
date e luoghi:
2007
dal 12 al 26 agosto
15 giorni
a Carrara,
Palazzo Rosso, P.za Accademia 1
Patrocini: Comune di Carrara, Ass. ItaliaNostra ApuoLunense "L.Biso"
2007
dal 10 novembre al 9 dicembre
30 giorni
a Sarzana,
nella sede dell': Associazione Culturale Progetto Uomo
2009
dal 13 al 27 dicembre
15 giorni
a Nicola di Ortonovo (SP),
nella sede del: Centro Culturale “Almo Cervia”
Patrocini: Fiaf, Comune di Ortonovo, ItaliaNostra Sez.Apuolunense “L.Biso”
2013
giugno-settembre
3 mesi
evento Marble Weeks 2013
a Carrara Centro, Palazzo Corsi
Patrocini: Comune di Carrara
2016
dal 18 maggio al 30 giugno
44 giorni
evento La Luce che attraversa l'Anima - Arte al Punto Enel
a Massa, Punto Enel
Patrocini: Comune di Massa, Enel Energia, Fiaf
2019
dal 25 giugno al 07 luglio
12 giorni
evento La Luce che attraversa l'Anima - Arte al Punto Enel
a Massa, Negozio Enel
Patrocini: Comune di Massa, Enel Energia, Fiaf
Rassegna Stampa - Link all'articolo su IlTirreno 2007: Immaginariamente: foto di Maggiani
Aggiornamento pagina del: 03/04/2020