Dickens e Di Negro_1845-2020_prima della Partenza da Genova a Villa delle Peschiere.
... qui avviene e che turba i Genovesi: "di notte il fascio di luce intermittente della Lanterna ha guadagnato alla villa la fama di casa di fantasmi".
... da Di Negro ... che improvvisa, scrive poesia, suona l’arpa, compone musica, dipinge quadri, ed è sempre lì che inaugura il busto di qualcuno nel suo villino”.
A sett/ott 1844, scaduti i tre mesi di affitto della Villa Bagnarello di Albaro detta da lui la prigione rosa, Dickens diventa il felice inquilino della splendida Villa delle Peschiere: “Non c’è in Italia, dicono (e io ci credo), una residenza più bella”.
Da qui potrà godere, da una posizione alta, di una visione privilegiata di quanto avviene più sotto, fra case, tetti, chiese e di una favolosa vista sul mare e la costa luminosa in distanza; ma è di notte che qualcosa qui avviene e che turba i Genovesi: "di notte il fascio di luce intermittente della Lanterna ha guadagnato alla villa la fama di casa di fantasmi".
Pare che proprio durante quel periodo di soggiorno alla villa sentendo le campane dei conventi, sia poi nato il titolo e il tema dell’operetta che scrive a Genova "Le campane", il secondo dei suoi racconti natalizi, preparato per le imminenti feste natalizie del 1844.
Consegnato di persona all'editore a Londra, Dickens, tornerà di nuovo a Genova per Natale, restandovi fino a maggio, probabilmente godendo il successo del suo nuovo libro e certamente continuando a esplorare l’Italia (Roma, Napoli), la Toscana (Carrara, Pisa, Val d'Orcia) e la Liguria (Strada costiera, Camogli, Passo del Bracco, La Spezia) raccogliendo spunti, note e impressioni sull'Italia dell'epoca da inviare in patria.
Presso la Biblioteca Berio si trovano i biglietti di Dickens a Di Negro, in cui prima si presenta e poi ringrazia per l’invio di un sonetto scusandosi di non sentirsela di tradurlo per indegnità (pare sia stata ovviamente una scusa).
Questo sonetto, perduto, fu inviato da Di Negro dopo la festa che Dickens aveva dato alle Peschiere il primo dell’anno 1845 per “i rari inglesi residenti nella città, e gli ancor più rari inglesi che qui hanno sposato altre nazionalità, e l’ineffabile vecchio Cavaliere italiano (Di Negro), che improvvisa, scrive poesia, suona l’arpa, compone musica, dipinge quadri, ed è sempre lì che inaugura il busto di qualcuno nel suo villino”.
Dal mio post precedente: In questo periodo dell'anno, gennaio, di 175 anni fa, era il 1845, Charles Dickens si sta preparando ad un viaggio: "in cammino per Roma passando per Pisa e Siena" è un capitolo del libro "Picture from Italy" (trad. "Impressioni d'Italia o Italiane"). Prima della partenza si trova con famiglia e servitù al seguito, a Villa delle Peschiere di Genova.
Charles Dickens, Pictures from Italy Chapter 4, Genoa and Its Neighborhood
La Villa delle Peschiere fa parte dei Palazzi dei Rolli di Genova ma attualmente non è visitabile in quanto sede di una compagnia di assicurazioni per la navigazione.
Fonte delle notizie riguardo le relazioni tra Di Negro e Dickens : Prof. Massimo Bacigalupo, Università degli Studi di Genova, DiLiCuM - Dipartimento di Lingue e culture moderne, Faculty Member (Gio.Carlo Di Negro, atti del convegno di studi Genova, 30 giugno 2010 Accademia Ligure di Scienze e Lettere, pag.89, "Di Negro e Dickens" a cura del Prof. Massimo Bacigalupo, Academia.edu)
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